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Le memorie del grande Torino passano anche da Lecco

 

Le memorie del grande Torino passano anche da Lecco settant’anni dopo

Memorie e ricordi del grande Torino, i 18 “invincibili” granata, scomparsi nella tragedia aerea di Superga del 4 maggio 1949 (settanta anni or sono), passano anche da Lecco. Lo stadio comunale, il vecchio campo sportivo ai Cantarelli, realizzato nel 1922, è stato dedicato già nel 1950, un anno dopo la sciagura aerea, a Mario Rigamonti, difensore del Torino, che aveva giocato nelle file blucelesti durante il campionato bellico 1944/1945. Era nativo di Brescia; terminata la guerra tornò alla squadra della sua città natale, e passò subito al Torino, divenendo il perno difensivo come centro-mediano di una insuperabile barriera, schierata davanti allo straordinario portiere: Valerio Bacigalupo.

 

Sono trenta, in Italia, gli impianti sportivi intitolati a protagonisti del grande Torino; due sono dedicati a Mario Rigamonti: lo stadio della nativa Brescia e quello del Calcio Lecco. Quest’ultimo è stato poi affiancato nell’intitolazione al presidentissimo Mario Ceppi, protagonista degli indimenticabili campionati di serie A e B. L’intitolazione con l’aggiunta di Ceppi risale al 1993, decennale della sua scomparsa.

 

La storia ha voluto che le squadre del Torino e del Lecco venissero promosse in serie A, insieme al Catania, al termine del campionato 1959/1960. Lecco e Torino si sono incontrate sei volte in serie A e due volte nel campionato di serie B. Nella partita del campionato di A 1960/1961, disputata il 16 aprile 1961 al Rigamonti, c’è l’unica vittoria del Lecco sul Torino, per 2 reti a 1; le marcature furono di Bonacchi ed Abbadie.

 

Il Lecco schierò Bruschini, Facca, Tettamanti, Gotti, Sacchi, Duzioni, Savioni, Arienti, Bonacchi, Abbadie, Gilardoni. Nelle file del Torino c’era Carlo Crippa, brianzolo di Meda, che disputerà nel Torino 175 incontri, realizzando 27 reti. Aveva debuttato nella prima squadra granata nel 1957 proveniente dai “ragazzi del Filadelfia”.

 

Nelle file del Torino c’era Enzo Bearzot, il commissario tecnico degli azzurri mondiali ai campionati del 1982, in Spagna. Arbitrò il famoso direttore di gara Concetto Lo Bello, di Siracusa.

 

La città di Lecco ha avuto un fiorente Toro Club che non ha mancato di ricordare la società granata con varie iniziative. Nel gruppo dirigente c’era il compianto Pippo Rigamonti, classe 1930, portiere del Torino in A dal 1955 al 1959, dopo essere stato l’estremo difensore del Lecco e del Como.

 

Venne festeggiato a Lecco nel dicembre 1996, il centenario di fondazione della società granata. Un incontro venne organizzato presso l’allora Circolo Risorgimento di piazza Era a Pescarenico. I promotori furono Pippo Rigamonti con altri due super granata Antonio Valnegri e Pasquale Micheletti. Erano presenti numerosi fedelissimi tifosi con Remo Spreafico, Augusto Teli, Ettore Butti, Pietro Corbetta, Luigi Riva ed altri.

 

Venti anni or sono, il 4 maggio 1999, il Toro Club promosse un ricordo del grande Torino con una cerimonia presso la lapide dello stadio: era il 50° di Superga. Un omaggio floreale venne deposto da Pippo Rigamonti ed Antonio Valnegri. La storia del grande Torino, con riferimento particolare a Mario Rigamonti, venne brevemente rievocata da Aloisio Bonfanti. Una preghiera venne recitata dai presenti ed una benedizione alla lapide venne impartita dall’allora parroco di Castello, don Maurizio Mottadelli, oggi prevosto di Oggiono.

 

Quando il grande Torino si schiantò sulla collina di Superga, il 4 maggio 1949, e la notizia giunse a Lecco nella tarda serata trasmessa dai notiziari radiofonici (non c’era ancora la televisione), immediato fu lo sgomento ed il cordoglio.

 

Tante persone, non solo tifosi, convennero presso bar e ritrovi del centro cittadino e ritrovi nei quartieri, per avere conferma e commentare l’incredibile terribile notizia.

 

Con la “rosa” del Torino, nel 1949 morirono tre membri dello staff tecnico, tre dirigenti, tre giornalisti e quattro componenti dell’equipaggio, che viaggiavano su un aereo Fiat 212 CP trimotore, reduci da una trasferta a Lisbona. La nuvolosità intensa, la scarsa visibilità, le raffiche di pioggia, portarono alle 17.05 al disastro aereo con 31 vittime nella fase di atterraggio verso l’aeroporto di Torino.

 

Fonte: leccoonline.com

 

Fotografie (leccoonline.com):

  • La squadra del Calcio Lecco 44/45 nel vecchio Cantarelli; Mario Rigamonti è il primo in basso a destra
  • Mario Rigamonti, al centro, tra due tifosi lecchesi
  • La lapide che ricorda presso lo stadio Mario Rigamonti
  • Un incontro di tifosi granata del Toro Club; in piedi si riconoscono Rigamonti, Micheletti e Valnegri

 

Pubblicato il Mario Rigamonti

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