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Gabriele Platto: “Crederci sempre”

 

 

Si sblocca in finale e chiude i giochi: entra dalla panchina e trascina la Lombardia allo Scudetto – Una partita indimenticabile per Gabriele Platto: gol del 3-1 e atto finale in ghiaccio

A cura di Antonio di Leo Sprint&Sport

Perché alla fine è così: quando il destino ha un piano, ci possono essere infiniti giri, ma il risultato può essere solo uno. E alla fine è andata proprio così: Gabriele Platto entra in finale, fa sfaceli e la butta dentro, forse il gol più importante della sua vita. Ma soprattutto, il primo del suo torneo, un torneo che probabilmente non dimenticherà mai.

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La partita non è facile, e Platto entra al 23′, quando la Lombardia è passata nuovamente in vantaggio con Gondor. Alla fine è così, un attaccante punge quando serve ed ecco la rinascita di Platto: Caccia tira, Santaniello respinge; e poi? E poi succede quello che doveva succedere, succede ciò che il destino voleva, succede quello che di più bello non c’è: Gabriele si avventa sulla respinta corta e spacca la porta, lo fa con una garra, con un fuoco, che solo certi giocatori hanno. E poi va come deve andare: 3-2 allo scadere, coppa in mano e gol fatto, forse il più importante della sua vita.

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«Sono entrato con una voglia assurda, nonostante non sia mai partito titolare sapevo che il mio momento sarebbe arrivato».

Si sa, sono cose che un attaccante sente. Se passi dal giocare tutte le partite da bomber e terminale offensivo a entrare sempre a gara in corso qualcosa senti, senti che hai poco tempo per dimostrare quanto vali.

«Il gol lo dedico alla mia famiglia che mi sostiene sempre e sono fieri di me, e a mio nonno, che avrei voluto vedesse dove sono arrivato».

Un ragazzo molto forte, ma anche molto umile: «Essendo destro ruberei il piede sinistro di Messi, ma anche qualcosa dai miei compagni; ad esempio il dribbling da Fontana e Reali. In generale credo che la Rigamonti sia molto forte: io mi sarei portato anche Graziano Tocco in Liguria».

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Archiviato il Torneo delle Regioni è già tempo di ributtarsi sul campionato dove, dopo la sosta di Pasqua, arriveranno le ultime partite prima delle fasi finali, dove per accedere ai granata mancano solamente due punti: «Se c’è una squadra che mi ha messo in difficoltà in questo campionato è il Ghedi: ci ho passato diversi anni e conosco quasi tutto il gruppo che ora è nel nostro girone; come io conosco loro, loro conoscono me ed è sempre molto difficile giocarci contro».

Domanda da un milione di dollari: dove può arrivare questa Rigamonti? Nessuno lo sa, ma con un Gabriele Platto così dalla loro possono solo che puntare in alto.

Leggi la notizia originale e completa: sprintesport.it
 

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Pubblicato il News

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