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“Ciao Ruggero”

 

“Oggi la Rigamonti piange la scomparsa di Ruggero Ferrazzi , uno dei primi giocatori della storia della nostra società.
Giocatori e dirigenti porgono le loro sentite condoglianze a tutti i famigliari ed amici che lo hanno amato incondizionatamente .

Io piango un compagno di squadra ma sono felice per essere riuscito a riabbracciarlo negli ultimissimi anni della sua sfortunata vita e capire, dalle sue bellissime poesie, i valori che hanno anche le piccole cose quando non puoi più averle e viverle.

Ciao Ruggero, i compagni della Riga ti hanno ritrovato tardi ma non ti dimenticheranno mai.”

Giorgio Gaggiotti

 


 

“Il giornale di Brescia ci racconta questa storia, una storia molto triste che mi riguarda, una storia che ritengo importante raccontare perchè è parte indelebile della storia della Riga.

Il protagonista è Ruggero, lo potete trovare nella fotografia dei “mitici” che raccontiamo sul nostro sito, è stato un fortissimo difensore della Riga, un mio compagno di squadra sin dai tempi dell’ oratorio Comboni, non l’ hanno dimenticato gli attaccanti avversari e non lo possiamo dimenticare noi….

La vita non è un film, non esiste sempre un lieto finale e la storia di Ruggero deve farci capire che ci sono strade buie che non ti permettono di tornare indietro…

Da questo racconto traspare però una grande luce, Ruggero non cammina, fatica a parlare ma dal suo cuore nascono bellissime parole e poesie , quel cuore è granata, è un “cuore Riga”…… e noi ne siamo orgogliosi.

Spero che questa storia e questo esempio vi aiutino a capire e rafforzare i principi che animano la nostra società, solo le vittorie nella vita futura dei nostri ragazzi saranno le nostre vere vittorie.

Ruggero scusaci per averti dimenticato.”

Giorgio Gaggiotti
Direttore Generale ADC Mario Rigamonti
12 Dicembre 2017

 


 

Ruggero Ferrazzi – In volo oltre la siepe: «Scrivo per essere libero dalla malattia»

«Tutto può succedere / se il tuo sguardo è limpido. Se non sai cosa fare / ascolta le tue emozioni / e mettiti a scrivere», recita un’altra poesia.

«Ho fatto il calciatore da giovane, ma quando ho capito che non avevo più le gambe per giocare ho pensato che forse era meglio fare il poeta – dice sorridendo -.

Ho iniziato a scrivere per cercare di sentirmi libero, perché sono sulla sedia a rotelle. Avevo bisogno di un modo per comunicare».

News originale e completa: Giornale di Brescia – Venerdi 01 Dicembre 2017

 


 

 

Non avremmo potuto desiderare di meglio… “Una fotografia, una Storia” continua a raccogliere consensi ed avvicinare sempre più persone al nostro sito web.

E così è oggi! Abbiamo ricevuto una mail decisamente interessante, possiamo dire senza problemi, una bellissima mail, che pubblichiamo qui per intero e che ci aiuta a conoscere meglio “I Mitici” della fotografia:
“Sono Beppe Ghizzoni, il primo capitano della storia della “Riga”. Giorgio Gaggiotti mi ha appena informato dell’esistenza di questo splendido sito. Voglio riferirmi alla foto dei “mitici”.

In alto da sinistra: Piero Olivetti, Alberto Loda, Aldo Faini, Giuseppe Ghizzoni (cap.), Giuseppe Miglioli, Fabrizio Tedeschi.

Accosciati da sinistra: Enrico Rovetta, Claudio Bolpagni, Riccardo Comincini, Ruggero Ferrazzi, Ugo Lorini, Armando Pasotti.

Complimenti vivissimi agli ideatori di questo sito.

Un caro saluto”.
Beppe Ghizzoni.

 

 

Pubblicato il La Nostra Storia